Lo penso ogni anno che passa, anzi ogni volta che ci troviamo.
Mi trovo coi compagni del liceo 2 o 3 volte all'anno ormai ma ogni volta è come se ci fossimo lasciati la sera prima.
Ognuno di noi si porta il fardello della propria vita, si porta nel cuore le gioie e i dolori del vivere quotidiano, incisi nell'animo dagli anni che passano inesorabili, ma nelle ore che trascorriamo insieme tutto questo svanisce.
Basta metterci insieme per tornare adolescenti, spensierati e felici.
Che bello essere un gnaro.
(*) gnaro in dialetto bresciano significa ragazzo
La serata montisolana di mezza estate è la mia preferita, quella di venerdi scorso sarà stata la quindicesima, ma non mi abituerò mai, ogni nostro incontro aggiunge qualcosa in più al bagaglio di vita comune che stiamo riempiendo da quasi trent'anni. Spero che sia così anche per gli anni a venire, quando la necessità della spensieratezza adolescenziale e il bisogno di affetti fraterni si farà sentire forse con ancora più vigore.
RispondiEliminaciao, Cesare