sabato 28 maggio 2011

I caproni italiani - parte 2


"Nessuno parla della rivolta bresciana come nessuno parla della gloriosa repubblica romana del 1849 perchè queste storie, caro Cristiano, fanno parte di un'epopea molto "repubblicana" e molto poco "sabaudo-clericale".

Se qualcuno leggesse qualche articolo della Costituzione della Repubblica romana del 1849 si accorgerebbe di quanto fosse anticipatrice dell'attuale nostra Costituzione.

La tua città, caro Cristiano, in quelle 10 giornate fu tradita proprio dai "clerico-sabaudi" che l'abbandonarono alle grinfie di gatti (non leoni)come Heynau e Radesztky, come abbandonarano la Repubblica romana ai becchi dei galletti francesi.


Il sud come il nord hanno pagato con lo stesso sangue l'unificazione e le sue contraddizioni.

Oggi dovremmo essere tutti pari, cioè tutti italiani, tuttavia gli esecrabili episodi di bandiere bruciate si vedono proprio in quelle regioni che per prime iniziarono la lotta per l'unificazione, chiamando a raccolta i fratelli italiani di tutte le parti.

E' veramente triste e penso che certa gente meriterebbe di provare per un pò a vivere sotto i talloni chiodati austro-tedeschi.


Cristiano, anche per questi "caproni" dobbiamo lottare sempre da italiani, come gli italiani (tutti) di Monte San Michele e del Piave, che fecero commuovere, quanto a valore, persino americani come E. Hemingway. "

Anonimo

Pubblico come post questo commento all'articolo di Gigi perchè ne condivido le conclusioni e perchè sarebbe un peccato finisse nascosto nei meandri di questi luoghi digitali che sono i blog.

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